Jean-Paul Malfatti – Figli e bambini
Avrei voglia di cambiare ruolo con mio padre almeno per un giorno e una notte.
Avrei voglia di cambiare ruolo con mio padre almeno per un giorno e una notte.
Chi la paura non la conosce rischia di morire di coraggio.
Ho voglia di vedere tutto con gli occhi di un bambino. Con quella ingenuità, quella purezza di chi si affaccia al mondo e scopre le sue meraviglie. E invece vedo solo il marcio, e anche lo sguardo di un bambino non mi intenerisce più. Non mi smuove animo di pace, ma anzi acuisce un dolore che non so spiegare fino in fondo. I bambini sono il nostro futuro. E io non vedo futuro. Siamo soli, e siamo gli ultimi. Finalmente.
Penso ai bambini, così piccoli e incapaci di difendersi dalle bestialità degli adulti e il mio cuore piange per quelle ferite procurate da coloro che invece di prendersi cura dei più piccoli e difenderli dalle cattiverie e dalle ingiustizie, procurano loro ferite che difficilmente guariranno.Il peso della bestialità dei grandi non dovrebbe gravare sulle spalle di un bambino che inevitabilmente conviverà non solo con ingiusti sensi di colpa ma anche con ferite che lacerano l’anima e che non permetteranno loro di vivere appieno la propria vita.Chi usa e abusa dei bambini non merita di essere definito essere umano, perché in questi comportamenti non c’è niente di umano; in caso contrario, io mi vergogno profondamente anche solo al pensiero di condividere le sembianze con questi individui.
L’arte è unica, è e sempre sarà unicamente arte.
Ci sono tre modi per fare sì che una cosa sia fatta: farla da te stesso, pagare qualcuno perché la faccia o proibire a tuo figlio di farla.
Non basta andare alle urne solo per dovere civico o per assolvere un obbligo di cittadino, prima di tutto bisogna capire cosa è un’urna e a cosa serve veramente!