Jean-Paul Malfatti – Guerra & Pace
Fra l’odio e il rancore, sono ancora per l’amore.
Fra l’odio e il rancore, sono ancora per l’amore.
A starving poor child once asked his mother, “What’s Christmas, mom?” The mother replied: “That’s a good question, but i really don’t know because i have never had one.” The child looked around and said: “Then it must be either something decent to wear or something really good to eat or drink!”Un povero bambino affamato chiede a sua madre: “Il Natale cos’è, mamma?” La madre risponde: “Buona domanda, ma non so come risponderti perché non ne ho mai avuto uno.” Il bimbo si guarda intorno e dice: “Allora deve essere qualcosa di decente da indossare oppure qualcosa di davvero buono da mangiare o bere.”
Lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire.
Imposero anche il loro calendario: in alto i giorni di riposo e benessere, in basso i giorni di disperazione e morte. E celebrano ogni 12 ottobre come “il giorno della scoperta dell’America”, quando in realtà è la data dell’inizio della guerra più lunga della storia dell’umanità, una guerra che dura ormai da 515 anni e che ha come obiettivo la conquista dei nostri territori e lo sterminio del nostro sangue.
Grande distruttore l’uomo, forse indegno della vita. Consapevole della sua potenza. Incosciente dei suoi errori. E da umano cosa ci è rimasto se non chiederci se vale la pena continuare ad aspirare nuove conquiste. Oggi ancora crollano tutte quelle umane e vere emozioni. Sprofondano nella legalità della fine.
Ora che ho visto cos’è la guerra, so che tutti se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: “E dei caduti che facciamo? Perché sono morti? “Io non saprei cosa rispondere. Non adesso almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero.
La guerra è il sistema più spiccio per trasmettere una cultura.