Jean-Paul Malfatti – Religione
Non fare della tua religione un’ossessione, altrimenti i tuoi giretti in chiesa significheranno nient’altro che un obbligo; e le tue preghiere non avranno alcun effetto.
Non fare della tua religione un’ossessione, altrimenti i tuoi giretti in chiesa significheranno nient’altro che un obbligo; e le tue preghiere non avranno alcun effetto.
È come un lieve sospiro del vento che mi fa capire che la vita non è soltanto quella che vediamo intorno a noi. Ma c’è qualcosa di più, d’impalpabile, d’invisibile.
Dio è quel punto interrogativo tra la domanda di un ateo e la risposta del credente.
Dateci una religione che ci possa aiutare a vivere, perché non possiamo morire senza assistenza.
L’uomo è un prigioniero che non può aprire la porta della sua prigione e scappare… deve aspettare; e non è libero di gestire la sua vita finché Dio non lo chiama.
L’infelicità rende Dio assente agli occhi degli uomini per un certo tempo, più assente di un morto, più assente della luce in una prigione oscura. Una specie di orrore sommerge tutta l’anima. Durante questa assenza non trova nulla che possa amare. E se in queste tenebre, in cui non vi è nulla da amare, l’anima smette di amare, l’assenza di Dio diventa definitiva: è terribile solo a pensarci.
Gli emoticons li metto quando mi mancano le parole per dire qualcosa di sensato o per evitare di scrivere delle cose che possono non essere capite da qualcuno più intelligente di me.