Jean-Paul Malfatti – Internet
Internet: privacy a rischio totale. Comincio a pensare che forse è ora di iniziare a fare la spia di noi stessi.
Internet: privacy a rischio totale. Comincio a pensare che forse è ora di iniziare a fare la spia di noi stessi.
Nelle notti di tenebra, prova a vedere il barlume della luna nelle leggere stille di rugiada che bagnano, pian piano, le foglie degli alberi e dei cespugli. E nei giorni di tempesta, i sottili raggi del sole che, anche se nascosto dietro alle nubi all’orizzonte, ancora fanno brillare le grosse gocce di pioggia che cadono, senza sosta, dalle nuvole scure che coprono il cielo.
Sì sì! No no! Niente forse né però!
Credici di più e di più ed ancora di più, non sarà mai di troppo!
Non parlo più con nessuno, non ne ho voglia. Non saprei che dire. Mi manca. Non c’è canzone che non parli di lei. Film che non mi ricordi lei. Addirittura la pubblicità mi riporta a lei. Sono in paranoia. Forte. Tra un tatuaggio e l’altro mi attacco a Internet. Leggo i forum di chi è nelle mie condizioni. Uno straccio. Cerco nelle esperienze altrui una speranza. Leggo avidamente tutte le storie, purtroppo non ne finisce bene neppure una. Parlano di amori finiti, di tradimenti… “Ce la puoi fare”; “Siamo con te”; “è uno stronzo”; “Ama te stesso e vedrai che starai meglio”. Nessuno che consigli di combattere. Tutti a dirti è finita, fattene una ragione. Dimentica. Tutto qui? Non sono d’accordo.
L’azzurro del cielo mi fa venire voglia di volare come un impavido gabbiano in cerca dell’infinito.
Un uomo non è un uomo solo perché ha un paio di polpette e una crocchetta premute tra le gambe. Un uomo è un uomo quando ha il coraggio di staccarsi dal suo ossessivo e sfrenato maschilismo, una vanità e una presunzione smisurate che non servono a nient’altro che ingigantire la sua insensibilità e la sua aggressività, soprattutto verso le donne e i bambini.