Jean-Paul Malfatti – Morte
Il poeta non muore, bensì rientra nel bozzolo per poi uscirne nelle nuove vesti delicate e leggere di una novella farfalla, libera di volare nell’immenso etere stellato dell’aldilà della fisicità.
Il poeta non muore, bensì rientra nel bozzolo per poi uscirne nelle nuove vesti delicate e leggere di una novella farfalla, libera di volare nell’immenso etere stellato dell’aldilà della fisicità.
La vecchiaia è un’isola circondata dalla morte.
La morte ha un’unica nemica, la felicità. Se sei stato felice, sempre felice, accetti la morte serenamente. Ma se come loro, lotti dal primo momento in cui sei nato, per combattere per quella felicità, la morte non l’accetti e cerchi di combatterla ogni volta, fino a quando ti lasci andare perché non c’è più speranza dentro di te.
Avrei voglia di non volere ciò che non mi appartiene.
Ci sono certe cose che si sente dentro e a cui spesso non si riesce a dare un nome o una spiegazione, ma la cui forza si diffuse successivamente in tutte le loro azioni, spingendoci ad amare e desiderare così tanto una persona.
Educare è più che istruire, è anche e soprattutto risvegliare la responsabilità di crescere, vincendo le paure e l’insicurezza per vivere con dignità e coraggio ogni pezzo di ogni giornata.
Il sistema più sicuro per non avere più nessun desiderio è morire.