Jean-Paul Malfatti – Poesia
Scrivere per me è arrivare al punto g delle mie emozioni. Muoio e rinasco mille volte tra parole e sentimenti fino ad un orgasmo letterario, anche senza essere poeta.
Scrivere per me è arrivare al punto g delle mie emozioni. Muoio e rinasco mille volte tra parole e sentimenti fino ad un orgasmo letterario, anche senza essere poeta.
Se la poesia non nasce con la stessa naturalezza delle foglie sugli alberi, è meglio che non nasca neppure.
Sono sicuro che, dopo Dio, la prima persona che mi ha detto “ti amo”, nel vero senso della parola, è stata la mia dolce mammina, quella che ha donato – quando ero uno spirito ancora nudo – una buona parte di sé a me, cioè il corpo fisico di cui avevo bisogno per poter vivere sulla Terra. E la seconda, il mio primo ed attuale fidanzato, la metà di mela che Lui mi ha poi regalato affinché mi sentissi più completo e più forte davanti le vicissitudini e le avversità della vita.
L’ottavo giorno Dio scelse i suoi portavoce: i poeti.
Se ci fosse una formula matematica per far luce sui misteri dell’amore, uno degli antichi…
No, non sarai tu, seppur insistente e persistente, né nessun altro a farmi smettere di credere nell’amicizia o nell’amore!
Purtroppo certi capitoli della storia, dipendendo da chi, come, dove o quando furono scritti, sono in realtà semplici sbagli o favole quasi reali che a volte riescono a illudere e ingannare anche il cervello dei più attenti dei maestri e ricercatori, ribaltando o stravolgendo i fatti.