Jean-Paul Malfatti – Religione
Le religioni non riescono ad unire nessuno (nemmeno i loro seguaci), anzi creano l’apartheid e la discriminazione, da cui nascono la rivalità e la competizione anche tra loro stessi.
Le religioni non riescono ad unire nessuno (nemmeno i loro seguaci), anzi creano l’apartheid e la discriminazione, da cui nascono la rivalità e la competizione anche tra loro stessi.
Il karate mi ha insegnato che noi esseri umani abbiamo tutti il diritto ad una dignità e ad una difesa disciplinata guidata dal buon senso, dalla ragione e dalle virtù naturali della prudenza e della temperanza.
Una cosa mi ha sempre profondamente stupito: che i credenti di tutti i tempi hanno cercato e fornito prove dell’esistenza di Dio. E, naturalmente, tutte queste prove sono irrefutabili per coloro che le utilizzano. Disgraziatamente sono tali soltanto per loro: provano che essi credono in Dio, e tutto è lì.
“… Indubbiamente il nostro credo è il risultato dell’ambiente che ci circonda. Vi sono coloro che vengono educati a negare Dio sin dall’infanzia e coloro che vengono educati a credere in Dio, com’è per la maggior parte di voi. Dunque formuliamo un concetto di Dio a seconda della nostra educazione… ovviamente dunque, fino a quando non comprendiamo il meccanismo del nostro pensiero, i fieri concetti di Dio non hanno nessun valore…”
Meno male che gli ebrei conservatori israeliani si sono finalmente accorti che gli omosessuali esistono in tutte le razze e in tutti i tipi di società. Evidentemente lo hanno sempre saputo, ma erano sempre stati poco disposti ad ammetterlo per vergogna, pudore o chissà quale motivo.
Solo la capacità di Dio supera la grandezza dell’arte del creato.
La religione è il pensiero contorto dell’uomo fuori del quale si erigono templi per concretizzarlo.