Jean-Paul Malfatti – Stati d’Animo
Ascoltiamo il cuore, ma invitiamolo pure ad ascoltarci! Può darsi che ne abbia bisogno.
Ascoltiamo il cuore, ma invitiamolo pure ad ascoltarci! Può darsi che ne abbia bisogno.
Quanto brucia quel graffio accarezzato dalle lacrime.
Vedo girare molti link con scritto: “Ho imparato che”. Io invece dico che ho imparato che spesso le cose succedono ai buoni e non ai cattivi, i premi vanno alle merde e non agli onesti. Ho imparato che tutti sanno predicare bene classiche frasi come: rispetto, farsi i cazzi propri, sincerità, coerenza, ma ho anche imparato che molti non sanno nemmeno dove stanno di casa certi Modi di vivere.
L’odio è quel seme avvelenato da cui hanno origine solo frutti marci.
Io non bevo più le dolci parole, non mi lusingano i complimenti. Non mi sciolgo come neve al sole per poemi virtuali, sono realistica. Le parole non mi fregano, ma i fatti mi attraggano.
Ed ecco arriva la pioggia. Come da bambino attendo la sua quiete, per poter respirare un po’ del suo tenero profumo, che distoglie i miei pensieri e mi eleva sopra tutto l’esistente. L’ascolto e, senza indugio mi richiama a sé nuovamente, con la sua essenza che mi rende libero e vivo, in questa vita ormai buia, senza più odori.
Ci sentiamo soli quando non abbiamo qualcuno che è legato a noi in modo talmente profondo da sentire quell’urlo che il nostro silenzio grida.