Jean-Paul Malfatti – Stati d’Animo
L’odore del mio sudore tende a rispecchiare il colore del mio camaleontico umore.
L’odore del mio sudore tende a rispecchiare il colore del mio camaleontico umore.
Ecco in quel mondo buio e senza volto un a luce scende e lo trasforma in verde e blu ma poi di nuovo quella luce diventa nera e distrugge tutto, anche se il tutto è niente, e il male è il bene e la vita è morte.
Ritaglio il tempo con un piccolo specchio triangolare. “Ponilo sopra gli esseri senz’anima, figlia mia”. Ritaglio lo spazio con un piccolo specchio rettangolare. “Ruota lo specchio intorno a te, ma non riflettere te stessa”. Sto creando sequenze, ma sembrano incubi, camuffati da sogno, s’intende. Maestro, perché ci è consentito vedere il nostro volto? V’è forse dolore più grande di vedere un falso riflesso di noi stessi? Un riflesso che neppure appartiene all’altro, nemmeno a me stessa. Scusa, il vetro si è spezzato. Sono una, nessuna e centomila ora.
Non è bello veder soffrire chi amo, per questo spesso mi arrabbio quando vedo lacrime non giuste scendere da occhi veri che meriterebbero solo di splendere di felicità.
Sarà una bellissima giornata, è quello che mi dico tutti i giorni appena mi sveglio, e ci credo.
Amore mio, i miei Natale si sono trasformati in un qualcosa più reale e meno banale da quando ho iniziato a trascorrerli insieme te.
Gli altri li sopporto pazientemente, è la pazienza per tollerare me stessa che mi manca! Non mi sopporto più!