Jean-Paul Malfatti – Stati d’Animo
Una reazione irata è peggiore della rabbia stessa. Dà vita all’odio, tramutandolo in tragedia.
Una reazione irata è peggiore della rabbia stessa. Dà vita all’odio, tramutandolo in tragedia.
Mi han detto “scrivi solo cose tristi, dovresti provare a comunicare allegria”. Come posso spiegare che scrivere mi aiuta a parlare con me, a rendere più chiari anche a me determinati sentimenti e a non impazzire? Io, incapace di difendermi da me stessa, mi parlo a inchiostro.
Tra veli e passi leggeri come piume danzo nell’aria senza pensieri, nota dopo nota esce una musica dal cuore come un ventaglio pieno di colori. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dal suono soave che nessun strumento potrà mai ricambiare, sono i respiri dell’anima che mi avvolgono in un mondo dove le emozioni crescono ed escono da un corpo leggero. È come se mi trovassi sulle nuvole bianche, dove la pace regna dentro il mio cuore, dove la serenità mi sfiora la pelle, dove la mente libera vola ballando tra veli dell’anima.
Ci sono persone che sono nate solo per approfittare della tua bontà d’animo e per dimenticarla quando hanno raggiunto quello che tu gli hai sempre detto che avrebbero raggiunto.
Lentamente entra in te come un sospiro raccolto nella notte. È l’amore, fagli spazio, non t’avvisa quando arriva, ma si fa sentire. Ti riscopri donna come non mai. Riemerge la passione assopita, ed il tuo corpo inizia di nuovo a tremare. E tu rinasci a nuova vita. Ama. Ama. Se domani sarà ricordo non avrà importanza. Ma ora apri il cuore, lui ti chiama!
Incateno all’anima le persone più belle. Le lego a me quasi con prepotenza, non per il bisogno di possederle, ma perché sono certa che le belle persone quando hai la fortuna di incontrarle meritano un posto privilegiato nel tuo cuore. Incateno a me attimi vissuti con loro, percorsi vicini, affini e anche diversi se sono stati condivisi, sostenuti a vicenda e superati. Incateno a me le cadute, quelle solitarie e quelle in comune perché in quelle solitarie ho trovato queste persone pronte ad aiutarmi a rimettermi in piedi e in quelle in comune ci siamo stretti forte l’uno con l’altro per riprendere le forze. Incateno a me momenti e emozioni che mi hanno lasciato qualcosa, parole che mi hanno fatto da insegnamento e anche lacrime che assieme abbiamo versato, condiviso e asciugato.
Mi dispiace, ma proprio non ce la faccio ad essere felice. Posso essere distratto, intrattenuto, persino divertito. Ma felice mai.