Jean-Paul Malfatti – Tempi Moderni
Il dormire è per me una perdita di tempo. Peccato che sia un bisogno fisiologico di cui non riesco a fare a meno!
Il dormire è per me una perdita di tempo. Peccato che sia un bisogno fisiologico di cui non riesco a fare a meno!
Questo mondo sta diventando sempre più un set di comparse, dove ognuno interpreta il proprio ruolo, noncurante della parte assegnatagli, che lo lega agli altri per la buona riuscita del film chiamato vita.
É superfluo bendare gli occhi alla giustizia; tanto è cieca.
Questa non è più l’epoca dove i sentimenti durano, ma quella dove si usano e si gettano.
Oggi come oggi dobbiamo avere fantasia per sopravvivere alla realtà.
Possiamo essere tutto, tranne animali. Dire che lo siamo è offendere tutte le altre creature che lo sono davvero.
Ripensando a un anno fa, so per certo che rifarei tutto, ma con più grinta e più carattere, senza compromessi. Io sono come sono e non mi cambierò mai, è il mio sorriso adesso che deve ritornare sul mio volto. È come un puzzle di 3000 pezzi, ci vuole pazienza nel riordinarli e a suddividerli per colore e forma, per poi intersecarli fra loro, ma per fare questo occorre molto tempo. Il tempo adesso non mi è molto amico, i miei pensieri si affollano nella testa e sembrano in confusione, attratti solo da un unico interesse, proprio quello a cui non dovrei pensare e mi fa star male. A poco servono le parole delle persone care, per cercare di aiutarmi a stare meglio, è da me che deve partire l’imput, me e solo me. Ci sono momenti in cui pecco di allegria apparente, altri di netta sofferenza, non è giusto ma è così, adesso. Vorrei essere come la fenice, morire e rinascere dalle proprie ceneri, più forte che mai.