Jean-Paul Malfatti – Vita
Ci sono immagini dentro immagini che riescono a raccontare la storia di un’intera vita, o quasi, senza parola alcuna.
Ci sono immagini dentro immagini che riescono a raccontare la storia di un’intera vita, o quasi, senza parola alcuna.
La vita terrena è un labirinto pieno di incognite e interrogativi, la cui porta d’ingresso è in sé e di per sé l’incarnazione dello spirito e non può esser altro; e quella d’uscita, la morte stessa del corpo fisico. E la reincarnazione, a sua volta, è un bonus “extra” diciamo, ossia un’altra fase di apprendistato e ricerca attraverso i suoi sempre più numerosi meandri.
Sono sicuro che, dopo Dio, la prima persona che mi ha detto “ti amo”, nel vero senso della parola, è stata la mia dolce mammina, quella che ha donato – quando ero uno spirito ancora nudo – una buona parte di sé a me, cioè il corpo fisico di cui avevo bisogno per poter vivere sulla Terra. E la seconda, il mio primo ed attuale fidanzato, la metà di mela che Lui mi ha poi regalato affinché mi sentissi più completo e più forte davanti le vicissitudini e le avversità della vita.
Pistole, fucili, mitragliatrici, cannoni, granate, bombe, missili e merda del genere non nascono sugli arbori né sotto terra né, tantomeno, grattando i muri. Invece, non sono nient’altro che la materializzazione delle forme-pensiero tenebrose e distruttive emanate da menti machiavelliche e perverse che rendono il mondo un inferno in terra, per sete di potere, di dominio, di denaro o semplicemente per desideri di vendetta o di azioni malvagie.
Mai provato a morire e poi rinascere? Senza stringere in mano niente e troppe cose che ti stringono il cuore? Mai cercato di viaggiare senza limiti? Pur immaginando tanti orizzonti non sorpassabili?
L’eterno che è in noi conosce che la vita è senza tempo; e sa che oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi.
C’è chi semina e pianta, è c’è chi viene e butta l’acqua!