Jean-Paul Malfatti – Vita
Quello per cui non esiste una scuola ce lo insegnerà la vita.
Quello per cui non esiste una scuola ce lo insegnerà la vita.
C’è chi immagina la storia della tua vita. C’è chi idealizza la storia della tua vita. E c’è chi se la inventa la storia della tua vita. Pochi la conoscono davvero.
Quelli che pensano e ci ripensano, quelli che pesano tutto ciò che dicono per non ferire nessuno, quelli che sentono ogni parola sussurrata, anche nel frastuono, quelli che avvertono le minuzie, anche laddove nessuno le noterebbe, quelli che vivono e sanno moltiplicare le gioie, cogliendo tutto ciò che non verrebbe mai guardato, perché scontato; sono quelli che vivono per catturarle le emozioni, sono quelli che non si saziano mai di vivere tutto, sono quelli che hanno saggiato l’amore, e non riescono più a farne a meno.
Incomincio a credere che niente e nessuno capirà mai fino in fondo un’altra persona. Ognuno capisce ciò che vuole, condizionato da ciò che sente e prova lui stesso, dalle sue situazioni e dal suo modo di vivere e di vedere. Qui dovrebbe subentrare la comprensione, il venirsi incontro e il rispetto, ma troppo spesso non è così. Ciò che fanno ha un significato, ma a ciò che fai tu spesso gliene danno un altro.
Spesso cerchiamo cose impossibili, in posti assurdi, e poi finiamo per scoprire che erano molto più vicine di quanto pensassimo.
La vita comprende molta sofferenza e poca felicità, ma sono i ricordi di quella felicità o la speranza in essa che rendono la vita vivibile.
Nessun maggior segno di essere poco filosofo e poco savio, che voler savia e filosofica tutta la vita.