Jean-Paul Sartre – Filosofia
La coscienza è sempre coscienza di qualcosa, di qualcosa che non è coscienza.
La coscienza è sempre coscienza di qualcosa, di qualcosa che non è coscienza.
Il tempo non esiste.Il tempo inteso come un susseguirsi di attimi concatenati non esiste.Ci sono gli attimi, è vero, uno separato dall’altro, e ci siamo noi, che infiliamo le nostre vite in mezzo a loro, per collegarli.Ma, preso da solo, senza qualcosa che scorra, il tempo non esiste.Esistono solo attimi fermi immobili, senza nessuno che li attraversi.
Le persone non cambiano, ma io si.Ho finalmente toccato il fondo…Ora salgo.
A dirla schietta preferirei, mentre mi occupo della scienza della natura, parlare come un oracolo di ciò che giova a tutti gli uomini, anche se nessuno lo capisse, piuttosto che adattarmi all’opinione pubblica per godermi il plauso che le folle mi elargirebbero in gran copia.
Il potere piace a tanti ma in pochi si rendono conto che cosa provoca e che emozioni crea. Chi corre dietro a sto mostro, è attratto esattamente da una cosa che rovina tutti, anche chi non ha la superficialità di raggiungerlo, perché diventa una vittima di questa inumanità. Chi lo persegue si auto infetta di un tumore che distrugge tutto ciò che di bello e umano c’è nelle persone. Le fa diventare ciniche e sensibili solo ad accumulare denaro e al proprio ego, indifferenti al dolore di chi è in difficoltà ma anche alla propria scoperta delle gioie sane, che sono tra le poche ancore che potrebbero salvare una persona da questo vortice. È la distruzione dell’essere proprio e altrui.
Se non ci turbasse la paura dei fenomeni celesti e quella della morte, ch’essa possa essere qualcosa che ci tocchi da vicino, e il non conoscere il confine dei piaceri e dei dolori, non avremmo bisogno della scienza della natura.
“Penso di non amarti più”.”Meglio no?”Ma so che sei ancora in grado di ferirmi.