Jean-Paul Sartre – Società
Il mondo è iniquità: se l’accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.
Il mondo è iniquità: se l’accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.
Negli anni Settanta c’erano le comuni politiche, poi è venuto il periodo dell’esoterico. La comune più nota dei nostri tempi è quella televisiva del Grande Fratello. Non si impara niente ma si disimpara anche la voglia di dividere una casa con tante persone. È una tv che esalta il peggio di tutti. È un gioco a cui nessuno di noi deve stare. Guardatela ogni tanto, poco. Per dire: l’ho visto, era tremendo.
Il successo di qualsiasi popolo è dovuto all’unità e il sostegno di tutta la loro nazione, una nazione che non ha l’unità e sostegno sarà per sempre sotto il dominio dei suoi nemici.
Bertinotti dice di amare tanto i poveri: li ama così tanto che li vuole raddoppiare.
Mi rendo conto di aver vissuto momenti della storia che sembravano immortali. Ho visto il nazismo di Hitler e il fascismo di Mussolini, che sembravano destinati a durare mille anni. E il comunismo dell’Unione Sovietica, che si credeva non sarebbe finito mai. Ebbene tutto questo oggi non esiste più. E allora perché mi dovrei fidare delle ideologie?
L’umanità è una passione futile.
Il nostro silenzio li uccide: aiutiamoli.