Jean Rhys – Vita
Da bambini si è se stessi e si sa e si capisce tutto, come dei piccoli profeti. Poi all’improvviso accade qualcosa e si cessa di essere se stessi, si diventa ciò che gli altri costringono a essere. Si perde la saggezza, e l’anima.
Da bambini si è se stessi e si sa e si capisce tutto, come dei piccoli profeti. Poi all’improvviso accade qualcosa e si cessa di essere se stessi, si diventa ciò che gli altri costringono a essere. Si perde la saggezza, e l’anima.
Si fanno largo i colori dell’autunno, nella limpidezza del giorno che arricchisce lo spirito del vento; la luce penetra riscaldando pietre scolpite dal tempo; tutt’intorno vive il creato con le sue meraviglie; i lunghi forzati silenzi e l’utopico filosofare, non limitano il tortuoso cammino fatto di continui saliscendi dove l’unica certezza è l’assenza di verità assolute e la propria solitudine esistenziale.
Davanti a una madre che seppellisce Gesù, morto di sete, siamo tutti dei maledetti assassini.
La realtà ci avvolge come una nebbia impalpabile: non basta intrappolarne una piccola parte per vederla: occorre guardarla nel suo insieme per capire che c’è ed esiste attorno a noi.
Siamo fiere di noi quando non abbassiamo la testa, quando non cadiamo ai piedi di chi pretende tutto senza dare niente.
Cos’è l’infinito? Pensa all’umana stupidità.
A volte è necessario un vento di tempesta per disperdere la nebbia anche nella nostra vita.