Jeannette Romeu – Musica
Non si può essere un pianista eminente, che alla condizione di suonar coi piedi suoni altrettanto bene che con le mani.
Non si può essere un pianista eminente, che alla condizione di suonar coi piedi suoni altrettanto bene che con le mani.
Una canzone è un segnalibro messo tra i giorni della nostra vita. Riascoltarla sarà come rileggere quella pagina provando ogni volta la stessa emozione.
Del senso delle parole ascolto la musica.
Ascolti una canzone, e, l’anima vola, e le lacrime sussurrano, perché!? Il cuore altera il suo battito, e tu. Sei persa nel ricordo dell’attimo del nulla!
La musica per me è quella cosa che serve solo a rigirare il coltello nella piaga.
Il canto ha infatti ancora oggi, in alcune etnie cosiddette primitive, il compito fondamentale di liberare dalla sofferenza, di alleviare il dolore, di esorcizzare il male.
Niente si può mettere bene in musica che non sia privo di senso.
Una canzone è un segnalibro messo tra i giorni della nostra vita. Riascoltarla sarà come rileggere quella pagina provando ogni volta la stessa emozione.
Del senso delle parole ascolto la musica.
Ascolti una canzone, e, l’anima vola, e le lacrime sussurrano, perché!? Il cuore altera il suo battito, e tu. Sei persa nel ricordo dell’attimo del nulla!
La musica per me è quella cosa che serve solo a rigirare il coltello nella piaga.
Il canto ha infatti ancora oggi, in alcune etnie cosiddette primitive, il compito fondamentale di liberare dalla sofferenza, di alleviare il dolore, di esorcizzare il male.
Niente si può mettere bene in musica che non sia privo di senso.
Una canzone è un segnalibro messo tra i giorni della nostra vita. Riascoltarla sarà come rileggere quella pagina provando ogni volta la stessa emozione.
Del senso delle parole ascolto la musica.
Ascolti una canzone, e, l’anima vola, e le lacrime sussurrano, perché!? Il cuore altera il suo battito, e tu. Sei persa nel ricordo dell’attimo del nulla!
La musica per me è quella cosa che serve solo a rigirare il coltello nella piaga.
Il canto ha infatti ancora oggi, in alcune etnie cosiddette primitive, il compito fondamentale di liberare dalla sofferenza, di alleviare il dolore, di esorcizzare il male.
Niente si può mettere bene in musica che non sia privo di senso.