Johann Wolfgang Goethe – Felicità
Vivo giorni felici, come quelli che Dio riserva ai suoi Santi; qualunque cosa avvenga di me non potrò dire di non aver goduto le vere, le più pure gioie della vita.
Vivo giorni felici, come quelli che Dio riserva ai suoi Santi; qualunque cosa avvenga di me non potrò dire di non aver goduto le vere, le più pure gioie della vita.
Una risata felice può essere più lusinghiera di un’onorificenza, più preziosa del denaro e più gradita all’anima di una preghiera.
Un intenso profumo di caldarroste si espande per tutta la villetta. Un ceppo di faggio scoppietta allegramente nel rustico caminetto. Sul tavolo della cucina, in mezzo a stoviglie, piatti, bicchieri e una bottiglia di Gamay mezza piena, vino rosso valdostano; troneggia il cestello pieno di funghi e bacche rosse e gialle raccolti nel vicino boschetto. Mentre la moglie, durante questi giorni di festa, si è sbizzarrita a preparare tipiche ricette natalizie valdostane: costolette alla Valdostana al tartufo bianco, carbonata Valdostana, crespelle e crepes alla Valdostana e non ultima la zuppa alla Valpellinentze; il marito intrattiene i due figliuoli che giocano felici con il trenino e la casa di Barbie ricevuti in dono per il Santo Natale. Attendono l’arrivo del Bambino Gesù, lo scambio di piccoli doni con parenti ed amici, l’ascolto della Santa Messa di mezzanotte e la benedizione del Santo Padre, davanti alla tv del salotto buono. Felici di potere trascorrere una bella e tranquilla giornata con i familiari e gli amici più cari, lontano anni luce dalle beghe che affliggono lupi, falchi e colombe, augurano buon Natale a tutti gli uomini di buona volontà.
“Amico mio – esclamai – l’uomo è uomo, e quel poco d’intelligenza che egli può avere serve poco o niente quando arde la passione e l’essere umano è spinto verso i confini della sua forza. Tanto più… Ma ne parleremo un’altra volta” dissi, e presi il cappello. Il mio cuore era gonfio e ci lasciammo senza esserci compresi. Ma del resto in questo mondo è difficile che gli uomini si comprendano.
Ci sono dei momenti talmente belli, talmente significativi, che racchiuderli in un filmato o in una canzone sarebbe nientemeno che riduttivo, senza dubbio irrispettoso.Momenti, più magici persino della mattina di Natale.Momenti, che verranno impressi nei ricordi, diventando indissolubili. E quando saremo privi di speranza, quando l’ansia ci imprigionerà su una dannata sedia a dondolo, la memoria li farà riaffiorare. Brevi dejà vu, tanto intensi da togliere il respiro. Per un istante, entreremo in estasi, e quando decideremo di riprendere fiato, ci sentiremo sconsideratamente felici. Almeno per un po’.
La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario.
Le orecchie non hanno ascolto, le emozioni sono fragranza del cuore.