Johann Wolfgang Goethe – Paura & Coraggio
Solo i deboli hanno paura di essere influenzati.
Solo i deboli hanno paura di essere influenzati.
Non scoraggiare chi ha bisogno d’incoraggiamento, ma si tu spalla forte su cui potersi appoggiare. Si tu nuovo giorno dove poter attingere, la fiducia nella vita. Si sorgente non stagno. Si sostegno per chi sta cadendo e speranza per chi sta rinunciando. Predica ciò che pratichi amando le cose semplici, e ogni mattino ti sveglierà una nuova luce, quella che darà vita e serenità alle tue giornate.
È la mente che ti porta al vizio o ad avere paura. Sempre ammesso che tu non ti senta accusato dalla tua coscienza ovviamente.
Non temere mai i fantasmi, ne quelli veri ne quelli del passato. Quelli del passato stanno dietro te e quelli veri non esistono. Ricorda abbi paura di chi da dietro te potrebbe pugnalarti alle spalle. Abbi paura dei vivi, non dei morti!
Arriva il giorno in cui “Il grande freddo” inizia a fare paura.
La volgarità è il pretesto principe con cui i tromboni, di tutte le epoche, hanno cercato di tappar bocca alla satira. Si parva licet, anche del Boccaccio dicevano che era volgare e anche lui difendeva la sua arte, come me in questo momento. La verità è che la satira non è volgare, è esplicita. La satira usa come tecnica la riduzione al corporeo, alle esigenze fisiologiche primarie: mangiare, bere, urinare, defecare, scopare. Lo fa per sovvertire le gerarchie costituite. È il potere liberatorio della satira, secondo la tradizione millenaria che dalle sette dionisiache arriva fino al nostro Carnevale. Non esiste sacro senza profano. Il sacro senza profano diventa integralismo.
Solo tu puoi decidere se vincere o mollare! Quindi decidi di essere quello che non si arrende decidi di avere buon senso scegliendo e vivendo la felicità.