Johann Wolfgang Goethe – Sogno
E il raggio di sole del passato brillò al mio pensiero, come un sogno di pascoli e prati o d’onori e di gloria sorride al prigioniero!
E il raggio di sole del passato brillò al mio pensiero, come un sogno di pascoli e prati o d’onori e di gloria sorride al prigioniero!
Sognare è vivere anche ciò che non si vive.
Non chiudere i tuoi sogni in un cassetto, liberali, falli consumare di realtà. Non donare sogni al tuo cuore, ma dona vita ai tuoi sogni.
L’irreale compra realtà dai sogni.
Non è possibile correr dietro ad un sogno. Se continueremo a farlo rimarremo delusi il giorno che rincorrendolo per tutta la vita, scopriremo che non è mai esistito.
E quando io volgo intorno lo sguardo e vedo questa camera, e gli abiti di Carlotta e le carte di Alberto, e i mobili che mi sono familiari, e perfino il calamaio, penso: “Tu immagini di esser tutto per questa casa! I tuoi amici ti apprezzano; spesso tu procuri loro la gioia e pensi che non potresti vivere senza di loro, eppure se tu te n’andassi, se tu scomparissi dalla loro cerchia? Sentirebbero, e per quanto tempo sentirebbero il vuoto che la tua perdita lascerebbe nella loro esistenza? Per quanto tempo? L’uomo è così effimero che anche lì dove più sicura è la sua esistenza, dove egli imprime l’unica vera traccia della sua presenza e cioè nel ricordo, nell’anima dei suoi amici, anche lì deve annientarsi e sparire, prontamente sparire!”
Tutto ciò che non sappiamo è ciò che ci fa sognare, quando lo conosceremo creeremo quel sogno…