Johann Wolfgang Goethe – Stati d’Animo
L’estremo del dolore, come l’estremo della felicità, muta l’aspetto di tutte le cose.
L’estremo del dolore, come l’estremo della felicità, muta l’aspetto di tutte le cose.
A ripensarci adesso si sentiva stupido, come ci si sente stupidi a pensare a tutto il tempo che sprechiamo desiderando essere altrove.
Mi chiamano strega non perché sono cattiva, ma perché il mio intuito va oltre e non sbaglia mai.
E poi esistono quei momenti in cui per un attimo vorrei tornare bambina, per non sentire il dolore chene spezza l’anima ed il cuore.
Svanire, svanire nel vento vorrei, come l’amore che svanisce in questo mondo, io vorrei, e non vorrei, e forse sparendo nel nulla sperduta, in questa vita troppo troppo tutto e troppo nulla, svanire nella notte, e vivere, vivere in un mondo che assomigli all’amore, amore ed ancora amore, senza maschera! Non voglio sparire!
Dopo una sbronza di dolore confessare le proprie colpe è come vomitarsi addosso.
Ho voluto bene a molte persone. Molte sono ancora parte della mia vita e di me, altre sono il passato perché non meritavano il mio bene.