Johann Wolfgang Goethe – Vita
Sono al mondo per stupirmi.
Sono al mondo per stupirmi.
Se è vero che la vita non è nostra, non appartiene neppure agli altri.
Se lei fa parte di te e se tu fai parte di lei, hai sempre un buon motivo per essere felice. Il più bel motivo: la vita.
Il dolore che può nascere dal tradimento delle persone che, giorno dopo giorno, hanno costruito la tua gioia è come l’umido delle sere d’inverno. Non lo percepisci in tempo reale, ma alla fine ti ritrovi con un bel raffreddore.
Simon scrisse per tutta la vita. Salvò diverse persone dal suicidio senza mai saperlo. Seppellì la sua splendida moglie, che amò più di se stesso, ed un figlio. Vide il successo del suo secondogenito, che aveva seguito orme del padre. Morì all’età di novantasei anni, con il volto della giovane Lana, che aveva donato la propria vita per salvare la sua, accanto a quelli della sua famiglia stampato nella mente ed un vecchio e rugoso sorriso che neanche la morte riuscì a strappargli.”Vita… grazie…”
Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinchè tu possa dirlo.
Non ho potuto sorreggertiquando ti sollevavi sulle punteper afferrare la vitaormai sospesa nel vuotoCade il tuo futurorompendosi in piccole scheggeed in questo silenzio di terranon resta che un bacio di pietrabacio di pietraNon ho potuto sorreggertiquando ti sollevavi sulle punteper afferrare la vitaormai sospesa nel vuotoCade dall’alto il tuo futurorompendosi in piccole scheggeEd in questo silenzio di terranon resta che un bacio di pietra.Bacio di pietraNon ho potuto sorreggertiquando ti sollevavi sulle punteper afferrare la vitaormai sospesa nel vuotoCade dall’alto il tuo futurorompendosi in piccole scheggeEd in questo silenzio di terranon resta che un bacio di pietra.