Johann Wolfgang Goethe – Vita
La vita é l’infanzia della nostra immortalità.
La vita é l’infanzia della nostra immortalità.
Si avviarono verso il paese, diretti al commissariato. Di andare dai carabinieri manco gli era passato per il cervello, li comandava un tenente milanese.Il commissario invece era di Catania, di nome faceva Salvo Montalbano, e quando voleva capire una cosa, la capiva.
La strada insegna che non bisogna fidarsi troppo dei pentiti, come non bisogna fidarsi troppo dei redenti e dei convertiti. La cultura dell’espiazione appartiene a un mondo insano, al ricatto, alla convenienza, ai privilegiati indotti a considerarsi immuni a qualsiasi peccato. L’uomo ha bisogno di vincere la gara a costo di tradire le sue stesse radici, il suo essere vigile o distratto, buono o cattivo, presente o assente che sia. Prima di aprirvi ai pentiti, chiedetevi se vi pentireste mai e a quale prezzo, si nasce, non si rinasce; ogni vita è un evento, il cambiamento è circostanziale, io mi fido dei rinnegati, gli indomabili!
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
É men male l’agitarsi nel dubbio, che il riposar nell’errore.
La vita non è difficile, ha giorni difficili. Ma pure in quei giorni il sole sorge, gli uccelli cantano e i fiori profumano.
Piccole gocce di solitudine formano oceani immensi sui quali dover navigare. Solo i più fortunati li solcano su yacht superaccessoriati. Tutti gli altri, salpano su piccole e modeste imbarcazioni.