Johann Wolfgang Goethe – Vita
La vita é l’infanzia della nostra immortalità.
La vita é l’infanzia della nostra immortalità.
Sono i silenzi inattesi che ci spingono a cercare le parole giuste, da dire al momento giusto; però non è facile capire il perché certe volte le sole parole non bastano e l’unica cosa che si può fare è annuire a quel silenzio.
Le cose non saranno mai le stesse di prima.
Oriol Valls, che si occupa dei neonati in un ospedale di Barcellona, dice che il primo gesto umano è l’abbraccio. Dopo essere venuti al mondo, al principio dei loro giorni, i bebè agitano le mani, come per cercare qualcuno.Altri medici, che si occupano di quelli che hanno già vissuto, dicono che i vecchi, alla fine dei loro giorni, muoiono cercando di alzare le braccia.Ed è così, per quanto si voglia rigirare, e per quanto se ne parli.A questa cosa, così semplice, si riduce tutto: tra due batter d’ali, senza altre spiegazioni, trascorre il viaggio.
No no; non è mia la colpa se vi sto antipatica, ma vostra: siete voi che non riconoscete le persone vere da quelle finte, lecca culo, opportuniste e di convenienza!
Quante volte ho ricominciato da capo. Quante volte sono ripartita da zero. Ho rinunciato a moltissime cose per gli altri, ma non ho mai visto qualcuno rinunciare a qualcosa per me. Adesso non mi guardo più molto intorno, voglio pensare un po’ a ciò che sento e voglio io. Il resto è solo “contorno”!
Della tua vita nessuno è responsabile, all’infuori di te. Questa è una delle verità più dure da accettare.