John Donne – Morte
Dopo un breve sonno, vegliamo in eterno, e la morte non sarà più: morte, tu morirai.
Dopo un breve sonno, vegliamo in eterno, e la morte non sarà più: morte, tu morirai.
Ti racconterò del dolore che attanaglia l’anima, di come un mondo ha smesso di girare, della forza che la fenice stanca continua a cercare, di errori che hanno fermato il suo respiro. Un’anima che conta i suoi giorni, li vive nella speranza che il sole domani brilli ancora, la donna lotta e quella catena imprigiona il cuore in un corpo che che ha smesso di lottare.
Oggi mi sento abbastanza forte da dirti che se vuoi giocare sono pronto e che anche se sei chiamato Satana, alla fine dei conti tornerai da dove sei venuto con la coda tra le gambe!
La morte è l’alba di un eterno tramonto.
Un uomo può morire solo una volta: a Dio noi dobbiamo solo una morte.
Quando tutte le strade che puoi percorrere sono pianificate dall’arbitrarietà del fato per avere lo stesso finale, la vita cessa di esistere e il senso della morte vanifica la volontà.
Non prestare, regala; quando sarai morto, chi ti dirà grazie?