John Fitzgerald Kennedy – Società
Nel passato, chi ha cercato stupidamente di ottenere il potere cavalcando la tigre, ha finito per esserne divorato.
Nel passato, chi ha cercato stupidamente di ottenere il potere cavalcando la tigre, ha finito per esserne divorato.
Le diversità sociali a volte si superano, quelle intellettuali quasi mai.
Nessuno può salvare il mondo, ma ognuno può scegliere di spegnere la “scatola vuota parlante”, uscire per le strade, osservare, ascoltare e parlare con la gente. Incontrarsi, unirsi, proporre idee, realizzare ideali per migliorarci e vivere alla pari. Il cambiamento non è un’utopia, e si può raggiungere se si cammina uniti, insieme, e non divisi tra bandiere di partiti i cui adepti fanno soltanto i propri interessi. Se poi le persone dei “neonati movimenti apartitici” si stringono le mani, (il tempo al presente è voluto) il cambiamento nasce, cresce, matura e migliora la vita di tutti; pensiamo ai bambini e alle bambine che sono gli uomini e le donne di un domani molto vicino, perché siamo noi, in parte, responsabili del loro futuro.
Ahimè, nonostante sembri impossibile, esistono al mondo cose e persone invisibili. Sono tutte quelle cose, tutte quelle persone che fingiamo di non vedere.
Il senso della storia si conquista facendone un po’.
Il bandito Giuliano Mesina un giorno disse che sarebbe diventato completamente onesto quando la società sarebbe diventata realmente giusta.
Che strana sensazione vedere dei politici così ricchi e benestanti che partecipano ad una riunione dove devono decidere se è giusto o no che un operaio guadagni 1200 euro al mese oppure se è giusto o no che un pensionato ne prenda cinquecento. La sfortuna è che quelli che decidono hanno davvero tanto e non sanno cosa significhi avere poco o niente mentre chi ha davvero poco o niente sa cosa significherebbe avere tanto. O magari anche solo qualcosina in più.