John Gneisenau Neihardt – Tristezza
È nell’oscurità dei loro occhi che gli uomini si perdono.
È nell’oscurità dei loro occhi che gli uomini si perdono.
Le cose non vanno affatto bene quando capisci di dover andare avanti ma non sai con quale dei due piedi devi ripartire.
Se solo! Se domani. E se poi! Quante parole buttate al vento. Quanti inutili convenzioni in successione, dettate da ragioni e società. Quanti bla, bla, bla! Quante catene che si mescolano “incatenandosi” nelle conseguenze del non avere agito, concretizzato, impugnato le ragioni dei nostri sogni e desideri. Quante parole senza fatti. Quante lacrime senza sorrisi. Quando poi, basterebbe poco per rompere quel ghiaccio e sciogliere quella neve d’impedimento e di paure. Basterebbe un piccolo cenno fatto di carezze e comprensioni, basterebbe un piccolo passo fatto di concretezza non di chiacchiere, basterebbe poco per alimentare un sorriso e ridare serenità a questi giorni malinconici cupi e tristi.
Dagli archivi del dolore può nascere una biblioteca di fortezze.
Ma quando soffri tutte le persone che ti abbracciavano dove vanno? La gente è davvero falsa! Ti sorridono quando c’è il sole, ma dopo si nascondono dietro le nuvole.
Dunque la mia vita si basa su questo… tristezza… in ogni ambito… per quanto mi impegni non ottengo mai successi, per quante persone incontri nessuna mi capisce realmente, per quante ragazze incontri nessuna si accorge delle mie emozioni.In questi casi mi volto, sorrido e asciugo una lacrima furtiva.
Non è il dolore in sé ad annientarci, molto più spesso a farlo è la consapevolezza di aver di nuovo sbagliato e l’impossibilità di poter tramutare l’errore in qualcosa di giusto.