John Keats – Libri
Tutti i racconti belli, uditi o letti – una fonte infinita di bevanda immortale, cola per noi dall’orlo del cielo…
Tutti i racconti belli, uditi o letti – una fonte infinita di bevanda immortale, cola per noi dall’orlo del cielo…
Esistiamo fintanto che siamo ricordati.
Vi è mai capitato di leggere un libro, arrivare alla fine e sentirsi pieni e vuoti allo stesso tempo?Come se fosse terminata una piccola storia della proprio vita. Finalmente pronti a cominciarne un altra, pieni di speranze.Sentirsi parte di avventure fantastiche, raccontate da altri ma che sembrano scritte da noi.Ci accorgiamo di essere diventati, oramai, amici dei protagonisti. Come se esistessero davvero. E quando finisce la storia, si conclude anche quella tenera simpatia.Io mi sento serena.
Un libro è l’essenza di chi lo scrive e la complicità di chi lo legge.
I veri scrittori incontrano i loro personaggi solo dopo averli creati.
Certe penne scrivono, altre sanguinano. Sono quest’ultime che trasudano i mali del mondo, che ricuciono ferite mai rimarginate dal tempo.
“Conosci quella storia nella Bibbia?” Domandò Jacob all’improvviso, senza staccare gli occhi da soffitto vuoto. “Quella del re e delle due donne che si contendono il bambino?””Certo. Re Salomone.””Esatto. Re Salomone”, ripetè. “Ed egli disse: – tagliate il bambino in due – … ma era soltanto per metterle alla prova. E vedere chi sarebbe stata disposta a rinunciare alla propria metà pur di salvarlo.””Sì, ricordo.”Tornò a guardarmi in faccia. “Non voglio più spezzarti a metà, Bella.”Capivo bene il senso delle sue parole. Stava dicendo di volersi arrendere perché mi amava con tutto sé stesso.