Jorge Luis Borges – Destino
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
Non riesco a dormire. I pensieri vagano nella mia testa. Penso a tutta la mia vita, fino ad oggi, un via vai di esperienze, vissute in maniera totale, in cui l’unica protagonista ero io! Oggi invece tutto è cambiato, nella mia vita ci sono loro: i miei figli, loro che mi hanno resa unica e che ogni giorno mi regalano gioie! Senza loro sarei più nulla, queste splendide creature che mi regalano continue soddisfazioni, alle quali devo tutta la mia vita, mettendo ieri, oggi e domani! Ogni persona che ci ha conosciuto da vicino ha potuto vedere quanto amore c’è in ognuno di loro e quanto rispetto ed umiltà portano a chi li circonda, rendendoli ai miei occhi unici e meravigliosi! Mai una sconfitta, mai una delusione, mai nulla. Solo umiltà ed amore potevano costruire ciò che siamo oggi noi 5! Una grande famiglia.
A volte è bello fare uno sgambetto al destino anche perché alla fine, comunque, vincerà lui.
Tutti aspirano ad una vita che abbia un senso. Allora mi chiedo: perché cercare un senso alla vita, se ogni decisione o situazione è dettata dal caso? Sarebbe meglio dire: se hai abbastanza fondo schiena, un senso si trova, altrimenti meglio non cercarlo.
Il peggio l’ho lasciato per ultimo. Possiamo declassificare la Principessa riportandola semplicemente alla vecchia Eva Hodges, sesso femminile, età anni quattro, ceppo caucasico. Nel tardo pomeriggio la sua carrozza si è ritrasformata in una zucca con quattro topi a tirarla. A guardarla, la si sarebbe detta perfettamente normale, nessuna traccia di raffreddore. È giù, certo: le manca la mamma. A parte questo, appare perfettamente normale. E invece se l’è beccata. Dopo pranzo la pressione ha prima registrato un calo, poi una risalita: questo è l’unico mezzo diagnostico che Denninger è riuscito fino a questo momento a escogitare. Prima di cena Denninger mi ha mostrato i vetrini del suo espettorato – come incentivo alla dieta, i vetrini dell’espettorato sono ineguagliabili, credetemi – e sono pieni di quei germi a ruota di carro che, dice lui, non sono affatto germi ma incubatrici. Non riesco a capire come sia possibile che lui sappia dov’è quest’affare e che aspetto ha, eppure non sia in grado di bloccarlo. Mi propina un sacco di paroloni, ma secondo me non capisce nemmeno lui.
Eravamo percorsi da impulsi opposti, caldo e gelo e distacco e frenesia; ci sembrava di essere in ritardo su tutto e di essere ancora in tempo per qualsiasi cosa, di andare molto veloci e di restare incollati all’asfalto.
Ogni Creatura ha diritto alla Serenità, senza che nessuno la privi di Libertà, Dignità o Vita: né per ragioni di Stato, né per religioni, né per altro motivo. Il Sistema è fatto di Persone. Come in Alto così in Basso. Se le Persone migliorano, anche il Sistema migliora Il nostro sogno è come l’acqua di un fiume, fragile alla sorgente, a poco a poco acquisterà la forza dagli affluenti che incontra. E… a partire da un certo momento diverrà inarrestabile.