Jorge Luis Borges – Destino
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
Basta un piccolissimo particolare a far crescere in noi la voglia di esistere. Un pettazzurro su di un albero spoglio, una dolce melodia proveniente da chissà quale dimora, la maestosità del mare nel silenzio assoluto, l’attesa di un qualcosa che potrebbe cambiarci la vita. Tutto della durata di un solo istante, basterebbe catturarlo.
La cosa che ci insegna il futuro, quando diventa passato, è che le cose non vanno mai come prevediamo.
Quando incontri qualcuno che ti capisce anche quando non dici niente, stai certo che hai avuto uno dei più grandi regali che il destino potesse farti.
Il futuro che vuoi non è di giustizia: non puoi costruirla infatti, sui morti assassinati. Senza giustizia, il mondo sarà ben misero, nel silenzio di parole che non volevi ascoltare.
Il destino è l’arma ideale dello sconfitto.
Tu non puoi giudicaretu non puoi saperenon mi conoscitu non devidire o fareperché io potrei essere il tuo Dio salvatore.