Jorge Luis Borges – Stati d’Animo
Il gran mattino reca l’illusione di un inizio.
Il gran mattino reca l’illusione di un inizio.
Come sto? In questo momento meravigliosamente totalmente incredibilmente appassionatamente disperatamente felicemente legata mani e piedi all’unico uomo di cui mi emoziona anche solo vedere un’immagine, leggere il nome, sentire una parola all’orecchio o ricevere un pensiero in qualche modo. Ora è così. Ed è bellissimo. Al poi penserò poi. E se questa è follia, viva la follia!
Spesso i pensieri sono i nostri peggiori nemici, ci ingannano facendoci percepire una realtà diversa e, a volte, sono in grado di rapirci completamente, imprigionandoci in stati d’animo per noi inconsueti.
Se essere fragili significa essere capaci di soffrire allora custodirò la mia fragilità… perché non ho paura di mostrare di avere delle debolezze… non ho paura di chiedere aiuto quando non riesco a farcela con le mie sole forze… e non ho paura di ammettere che non sempre sono forte, che ci sono momenti di estremo sconforto, momenti di tristezza, momenti di disperazione… Io non ho paura di mostrarmi me stessa in un mondo di troppe maschere e pochi volti… e se mostrare il mio vero volto significa rischiare di soffrire… non mi importa… perché io confesso di essere fragile… e della mia fragilità, saprò farne una forza…
Folle non è colui che ha perso la ragione, ma colui che ha perso tutto, tranne la ragione.
La felicità dura l’attimo di una farfalla che si posa sul fiore per succhiare il nettare. L’infelicità dura tutto il tempo che l’uomo le concede.
Se la vita chiede, dai senza riserve. Se la vita regala assaporala lentamente, per gustarne a pieno le giuste emozioni.