José Saramago – Frasi sulla Natura
È vero che le cicale cantano, ma è un canto che viene da un altro mondo, è lo stridore dell’invisibile sega che sta tagliando le fondamenta di questo.
È vero che le cicale cantano, ma è un canto che viene da un altro mondo, è lo stridore dell’invisibile sega che sta tagliando le fondamenta di questo.
Il fallimento dell’uomo è nel mancato rispetto della natura.
1 aprile, giornata di primavera inoltrata oggi, dai su riponiamo i cappotti negli armadi, tiriamo fuori camicie, magliette e foulard. Apriamo le finestre al profumo dei fiori, fuori ci sono più di venti gradi celsius. Dunque, che fare? Ti prende la voglia di uscire vestendoti di fiori e di azzurro, e camminare fino a stancarsi ad ammirare la natura che sboccia, perché non a caso aprile si chiama così perché apre tutti i fiori e noi apriamo le nostre finestre e i nostri cuori, alla natura che risorge e a nostro signore perché fra pochi giorni è Pasqua e resurrezione.
Il tramonto prende possesso del giorno ed apre il sipario alla sera.
Spalanca la finestra, ecco il mattino: un acquerello acceso che s’è incorniciato d’oro si stende pian piano sul volto stanco della notte.
Il nostro amore per gli animali si misura dai sacrifici che siamo pronti a fare per loro.
Ogni creatore a sua volta ha un creatore. Ecco perché l’angelo tacciato di tradimento dal Figlio in tempi remoti, avvertì i suoi simili che la vessazione e l’odio per la verità sono contrari alla loro stessa sopravvivenza, squassando i mondi che crescono nel prima e nel dopo, nel sotto e nel sopra, ponendo termine a tutto, consumato e abbattuto, marcite le stelle nel nulla, senza più vita, tempo o destino.