Josef Kote – Vita
La vita è troppo strana: ci vuole la tristezza per sapere cosa sia la felicità, il rumore per apprezzare il silenzio e l’assenza per valutare la presenza.
La vita è troppo strana: ci vuole la tristezza per sapere cosa sia la felicità, il rumore per apprezzare il silenzio e l’assenza per valutare la presenza.
In questo fermo stare, stagnante e rassegnato, qualcosa non dovrebbe eppur si muove. Galantuomo lui, si fa chiamare, perché restituisce ciò che un giorno tolse, intanto ci consuma e fa cambiare, e ciò ch’è stato… non può più tornare.
Voglio vivere lasciando le impronte del mio passaggio, incise nei respiri del tempo.
Non ho nulla, ma la mia ricchezza sta nell’appartenermi.
Sono sempre euforici perché è accaduto qualcosa di meraviglioso, oppure depressi perché un evento inatteso ha finito per distruggere tutto.
La vita è fatta il più delle volte di sconfitte e amarezze, ma se affianco a noi abbiamo persone speciali, diventa meravigliosa, anche se dura poco.
Nella vita che nasce vi è tutto l’amore condiviso del bene, nell’amore si deve vivere, respirando aria di rinascita, con stimoli per crescere, e viversi, questo è amore, questo è vita.