Joseph De Maistre – Progresso
La parola “riforma”, in sé stessa e prima di ogni altra considerazione, sarà sempre sospetta alla saggezza, e l’esperienza di tutti i secoli conferma questa sorta di istinto.
La parola “riforma”, in sé stessa e prima di ogni altra considerazione, sarà sempre sospetta alla saggezza, e l’esperienza di tutti i secoli conferma questa sorta di istinto.
Non c’è occasione in cui le donne debbano considerarsi subordinate o inferiori agli uomini. Le lingue proclamano che la donna è metà dell’uomo e, a parità di ragionamento, l’uomo è la metà della donna. Essi non sono due entità separate, ma metà di una sola cosa. La lingua inglese va oltre e chiama le donne la metà migliore dell’uomo.
Progresso vuol dire che per tutto occorre sempre meno tempo e sempre più denaro.
Tutta la religione della spontaneità, della libertà, della creatività, della sessualità gronda del peso del produttivismo; anche le funzioni vitali si presentano immediatamente come funzioni del sistema economico. La stessa nudità del corpo, che pretende di essere emancipata e progressista, lungi dal trovare la naturalezza al di là degli abiti, dei tabù, della moda, passa accanto al corpo come equivalente universale dello spettacolo delle merci, per scrivere i suoi segni univoci, che si evidenziano nel linguaggio dei bisogni indotti e dei desideri manipolati.
Un’epoca di guai quella in cui i fiori non vengono visti né colti. Ma gettati rifioriranno. Sempre.
Quando non riusciamo ad andare avanti, vuol dire che qualcosa di noi è rimasto indietro.
La storia dell’evoluzione insegna che l’universo non ha mai smesso di essere creativo o inventivo.