Jostein Gaarder – Libri
Colui che saprà presagire al proprio destino dovrà sopravvivergli.
Colui che saprà presagire al proprio destino dovrà sopravvivergli.
“Oh, ecco un Cicerone – dice Candido – io credo che vostr’eccellenza non lascerà punto di leggere cotesto grand’uomo”. “Io non lo leggo mai – risponde il Veneziano – che m’importa ch’egli abbia difeso la causa di Rabirio o di Cluenzio? Ne ho d’avanzo dè processi da giudicare; mi sarei adattato a leggere le sue opere filosofiche, ma quando mi son accorto che ei dubitava di tutto, ho concluso che io ne sapeva quanto lui, e che non avevo bisogno d’alcuno per essere ignorante”.
Certi libri costituiscono un tesoro, un fondamento; una volta letti vi serviranno per il resto della vita.
Come ho già avuto occasione di farle notare, tra il grottesco e l’orribile non vi è che un passo.
Lo scrittore sceglie in primo luogo di essere inutile.
Ogniqualvolta scopro il mio libro tra le mani di una persona, mi sento sfogliare come un albero d’autunno.
Come ho fatto ad intuire che tra quelle pagine ci fosse una storia che mi appartiene!? Sarà che i libri hanno la capacità di scovarti come un cecchino.