Jovanotti (Lorenzo Cherubini) – Progresso
Il mondo non ci sta guardando, il mondo Si sta guardando! (da “Live8”)
Il mondo non ci sta guardando, il mondo Si sta guardando! (da “Live8”)
Prometeo rubò il fuoco agli dei e lo consegnò agli uomini affinché potessero migliorare. Ma gli uomini non migliorarono affatto… anzi: bruciarono dentro quel fuoco.
Il mostro che avanza, corrompendo, coprendo il suolo di nero, di nebbia il cielo, di sangue l’anima, di veleno gli occhi e le orecchie; avanza facendosi strada nella città di rovo, dove la gente è disordinata, dove le menti sono libere; niente acqua per le loro terre, solo petrolio che ingrassa il cuore. Starne fuori è libertà, non esserne corrotti è forza d’animo, pensare di barattare l’anima per un briciolo di potere è oppressione, rassegnazione ed infine, annientamento.
Nella società che, illusoriamente, tende al raggiungimento della perfezione, in cui l’uomo, incapace di confrontarsi con il senso del limite, deve vincere sempre e a qualsiasi costo, la debolezza è vista non come una condizione normale e mutabile, bensì come una colpa. Ma la forza stessa che ignora di poter venir meno, a un certo punto, non è forse un ostacolo ancor maggiore della debolezza primaria?
La storia spesso non agisce di pensiero, ma d’istinto.
Questa è un epoca che segna l’egoismo di massa in cui tutto viene messo in vista sulla finestra, per nascondere il vuoto presente nelle case e nei cuori.
L’uomo ha fatto e continuerà a fare passi enormi nel progresso tecnologico, ma, nel bene e nel male, rimarrà sempre e comunque ostaggio dei propri sentimenti, delle proprie passioni. La complicità fra il cuore e il cervello non è solo un fatto meccanico, è un’interazione che nessun scienziato riuscirà mai a capire, perché in essa si cela la parte divina dell’uomo.