Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Angelo
Forse gli angeli sono le nostre idee migliori vaganti nello spazio.
Forse gli angeli sono le nostre idee migliori vaganti nello spazio.
La pena d’amore canta, la tristezza della conscenza parla, la malinconia del desiderio sussurra, l’angoscia della povertà piange. Ma c’è un dolore più profondo dell’amore, più elevato della conoscenza, più forte del desiderio, più amaro della povertà. Non ha voce né timbro; i suoi occhi brillano come stelle.
La vita è tutto ciò che vive, non è concepita nel cristallo ma nella nebbia. Chi sa se il cristallo non è che la nebbia svanita?
È molto importante pregare per gli altri, perché quando pregate per qualcuno, un Angelo andrà a sedersi sulla sua spalla.
Diceva un foglio bianco come la neve:”Sono stato creato puro, e voglio rimanere così per sempre. Preferirei essere bruciato e finire in cenere che essere preda delle tenebre e venir toccato da ciò che è impuro”.Una boccetta di inchiostro sentì ciò che il foglio diceva, e rise nel suo cuore scuro, ma non osò mai avvicinarsi. Sentirono le matite multicolori, ma anch’esse non gli si accostarono mai. E il foglio bianco come la neve rimase puro e casto per sempre, puro e casto, ma vuoto.
Nella bocca di un bambino troverai la lingua degli angeli.
Spesso ci sentiamo più protetti dalle persone care che sono “lassù” che da quelle che…