Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Anima
Le nostre anime percorrono spazi di Vita non misurabili per mezzo del Tempo, nota invenzione dell’uomo.
Le nostre anime percorrono spazi di Vita non misurabili per mezzo del Tempo, nota invenzione dell’uomo.
Tutti hanno un libro nell’anima che leggono con gioia e dolore attraverso il silenzio, i sogni, e la meditazione!
A cosa serve immortalare una foto, quando nella mia anima ne vive un’enciclopedia che nessun fuoco, né vento potranno mai portar via?
La tempesta che ci prende all’improvviso è specchio della propria anima in tumulto, che si vuole redarguire, sottomettere, ma sempre emerge nel nostro specchio per ritrovarci, perché ci appartiene e mostra le nostre nudità.
Nessun luogo è più sicuro della nostra anima eppure così colma d’incertezze.
C’è chi si ferma all’apparenza e non vuol leggere nell’anima, semplicemente perché ha paura di scoprire che è proprio quell’anima che stava cercando da sempre, e ciò gli sconvolgerebbe la vita.
La tristezza è un sentimento molto difficile da spiegare con le sole parole, è un sentimento difficile da comprendere.La tristezza reale ha radici profonde. Quando questa arriva la tua anima grida disperatamente aiuto perché qualcosa dentro di te si è spezzato, allora cerchi di ripararlo pur non sapendo cosa sia, ci provi e ci riprovi all’infinito ma niente accade; allora comprendi che ti sei persa… persa nel peggiore dei luoghi in cui un essere umano possa mai arrivare a perdersi: dentro se stesso.Quando la tristezza bussa alle porte dell’anima l’unica cosa che ci resta da fare è quella di sederci ed ascoltare attentamente ciò che questa ha da dirci, perché la risposta non sta nell’ignorarla ma bensì nel comprenderla. La tristezza porta con sé un’insieme di sentimenti dolorosi: frustrazione, disperazione, angoscia… e il peggiore tra tutti: la solitudine.La solitudine è l’astrazione di noi stessi dal resto del mondo, perché ci convinciamo del fatto che nessuno è ingrado di comprenderci, che a nessuno interessa veramente ciò che ci succede, e allora ci richiudiamo in noi stessi, chiudiamo ogni accesso alla nostra anima e ci isoliamo nella totale oscurità dell’ombra rifressa della nostra solitudine.