Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Anima
Noi siamo gemelli, Notte, perchè tu riveli lo spazio e io rivelo la mia anima.
Noi siamo gemelli, Notte, perchè tu riveli lo spazio e io rivelo la mia anima.
Quando due anime affini si trovano e poi si perdono, dopo essersi assaporate, dopo essersi unite nell’anima per sempre, capita di non trovare più la propria dimensione all’interno di se stessi, di sentirsi persi e fuori luongo anche dentro la propria casa. Anche questo sarà per sempre, se per sempre rimarranno divise.
Scriverò una frase detta e ridetta, ma probabilmente letta e capita con un orecchio solo: “La vera felicità dell’anima, consiste nel veder sorridere qualcuno che da tempo non lo faceva, vedergli gli occhi illuminarsi, sentire la sua mano stringere la tua con decisione e dolcezza… sapere che di te si può fidare”! Vi assicuro che tutto questo cancella i nostri timori e ci dona una serenità che nemmeno l’oro di tutto il mondo ci potrebbe dare.
Il dolore dell’anima è “un tumore” al cuore.
Mi sei sempre mancato, fin da subito. Da quando sono scesa da quell’auto, quel giorno, e ti ho pensato sempre. Sempre. Non connettevo più. Le mie amiche mi parlavano ma io non le ascoltavo. Pensavo a te. Al tuo modo di sparire in mezzo alla gente anche se magari sei nel mezzo. Nessuno ti nota. Nessuno ti ha notato quel giorno. Tranne io.
Se è vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima ti consiglio di cercarla. Penso che tu l’abbia smarrita.
Gli incubi sono le gallerie buie della nostra anima in cui volano i fantasmi che non abbiamo ancora smascherato.