Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Comportamento
La perplessità è l’inizio della conoscenza.
La perplessità è l’inizio della conoscenza.
La gente parla, parla, parla, oltre ad aprire la bocca, qualche volta dovrebbe saper aprire anche le orecchie.
Puoi bussare mille volte alla porta del cuore, ma non avrai mai la certezza che ti verrà aperto.
Non tollero, il non posso, e ancora peggio il non ho avuto tempo. Il tempo per le persone a cui tieni lo trovi, basta un piccolo gesto.
Quando la comprensione diviene il tuo occhio, riconoscerai i semi che tieni stretti tra le mani. La tua mente è un terreno fertile, che da ricovero e nutrimento a qualsiasi cosa tu le abbia offerto. Il buon contadino sa che se pianta ortica, raccoglierà ortica, ma se pianta grano raccoglierà grano. Non offrire alla tua mente, semi di cui non vorresti poi saggiarne gli amari bocconi. La nostra mente è un cuoco cieco, offrigli della farina, chiedendogli una pizza e lui impasterà con devozione il composto mettendoci lievito sale e olio per rendere il tutto morbido e lievitato, ma il povero cuoco cieco non sa che quella che tu gli hai spacciato per farina altro non era che polvere di sterco. Mangeresti tu una pizza fatta con polvere di sterco? Chi è colpevole in questo inganno il cuoco cieco o tu stesso? I pensieri sono il frutto complesso della nostra mente, che partorisce solo i figli della nostra semina. Non piangere oltre quando mostri famelici soffocheranno la tua mente, ricorda la mano che ha messo a dimora quei semi è la tua, cambia e vivrai.
I piccoli gesti sono carezze di un cuore gentile.
Il vero castigo di chi compra le lodi è ch’egli finisce col credere alle lodi pagate.