Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Desiderio
Non c’é desiderio ardente che rimanga inappagato.
Non c’é desiderio ardente che rimanga inappagato.
Riponi in uno stipetto un desiderio. Lascia passare un po’ di tempo poi aprilo: vi troverai un disinganno.
Eppur mi sento forte saitu non parlima il tuo silenzio mi rispondee quando siamo qui da solinei tuoi occhivedo il buio del momentosei l’immagine di quello che vorreima rimani nel profondo.
Il più loquace è il meno intelligente, e vi è solo una minima differenza tra l’oratore e il battitore d’asta.
Si deve avere un’amico invisibilea cui parlare nelle ore silenziose della nottee durante le passeggiate…
In memoria di quello che è stato e di quello che poteva essere. In memoria di ciò ero e ancora sono, anche se non è come avrei voluto. In memoria di cosa, di chi? Di questo cuore che, anche stanotte, rivive quei desideri nascosti in fondo al mio cuore.
Vorrei fosse sempre Natale, quelle luci colorate, le vetrine addobbate, e frenetiche giornate passate a preparare il presepe, dolci in quantità e regali sotto un albero pieno di ottime intenzioni, di speranze, mille illusioni di e migliori considerazioni… per me che non sono mai cresciuta e conservo per fortuna, ancora la mia anima bambina, questa festa mi riporta indietro ed il desiderio è di fermare così ogni momento…