Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Frasi sulla Natura
Fate allora che ciascuna stagione racchiuda tutte le altre, e il presente abbracci il passato con il ricordo, ed il futuro con l’attesa.
Fate allora che ciascuna stagione racchiuda tutte le altre, e il presente abbracci il passato con il ricordo, ed il futuro con l’attesa.
La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è fame, la settima orrore, l’ottava i fantasmi della follia, la nona è la carne e la decima è un uomo che mi guarda e non uccide. L’ultima è una vela. Bianca. All’orizzonte.
Il genio non è che un canto di pettirosso all’inizio di una timida primavera.
Il sole si nasconde nella tua musica… nel mio cuore selvatico nella luce di occhi sinceri… negli abbracci degli amici veri… nelle cascate dei ricordi, nel fuoco dei miei tramonti. Il rosa dell’alba si lascia avvolgere dalle note delle tue parole… un sorriso.
Cogli rugiada anche dalle cose inanimate.
Settembre è il velo rosa del cielo che riempie di delicatezza il volto ebbro dell’estate.
La libertà che ti dà il vivere a contatto con la natura non ha prezzo.