Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Musica
Musica: tu ci hai insegnato a vedere con l’orecchio e a udire con il cuore.
Musica: tu ci hai insegnato a vedere con l’orecchio e a udire con il cuore.
Siccome l’eta del jazz ha continuato a vivere nel tempo, a poco a poco è diventata una questione di gioventù. Così che la sua sopravvivenza si può paragonare ad una festa di bambini organizzata dai più anziani.
Il ricordo è una pietra d’inciampo sulla via della Speranza.
Il bello della musica è che quando ti colpisce non provi dolore.
Fare un giro in macchina ascoltando musica, è uno dei miei piccoli piaceri.
Come potrebbero due esseri capirsi senza quella speciale comunicazione di silenzi?
Sentire il corpo, ascoltarlo, muoversi, sentirne i lamenti e scoprine i punti forti, sentirsi con il corpo dentro il paesaggio e confondere la fatica della pedalata con la fatica della terra che gira su se stessa e poi intorno al sole fino a girare come se fosse un anello della concatenazione dei satelliti e delle stelle degli elettroni e dei nuclei e scoprire nel movimento rotondo la chiave del movimento in avanti.