Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Musica
Cantate e danzate insieme e siate felici, ma fate in modo che ognuno di voi sia anche solo, come sono sole le corde di un liuto, sebbene vibrino alla stessa musica.
Cantate e danzate insieme e siate felici, ma fate in modo che ognuno di voi sia anche solo, come sono sole le corde di un liuto, sebbene vibrino alla stessa musica.
Guarda che di quello che haiNon te ne accorgi maiPassa il tempo e mi chiedo quando lo capirai.
Il silenzio dell’invidioso fa troppo rumore.
Là dove si arresta il potere delle parole, comincia la musica.
L’esperienza mi dice che si conosce un’opera intimamente solo quando si può cantarla mentalmente a sé stesso e quasi ricrearla nella propria mente.
Credo che al di là di quello che uno riesce a dire, dalla capacità tecnica di saper cantare o suonare, secondo me si riesce a comunicare un qualcosa che non si riesce a spiegare, un qualcosa in più, di diverso, che non c’entra niente con quello che hai fatto, è un qualcosa di fisico, non so è un alone, un qualcosa che tu hai e che forse altre persone non hanno, ad esempio io non credo di essere un bravo cantante, non conosco la musica, non ho dimestichezza con nessun strumento, quindi io canto per Istinto, e quel modo di tirar fuori la voce, assomiglia molto all ‘ istinto della Gente che ci viene a sentire.
La vita è una composizione di note che si inseguono tra di loro per trovare la chiave di un unico spartito.