Karima Kamney – Stati d’Animo
Quando non ce la fai più fermati e respira, ma come fai a respirare se ti senti scoppiare dentro? Allora guarda il cielo e tutto ti sembrerà più chiaro.
Quando non ce la fai più fermati e respira, ma come fai a respirare se ti senti scoppiare dentro? Allora guarda il cielo e tutto ti sembrerà più chiaro.
Io non credo a tante cose.Non credo né in Dio né all’Inferno. Non credo ai politici e nemmeno ai media.Non credo nemmeno che esistano casualità.Però credo nei rapporti. Non in quelli che nascono in un’ora, ma in quelli che si stringono piano piano, giorno per giorno.Credo che l’amore eterno non esista, ma credo che ci sia qualcosa che fa battere il cuore forte, inevitabilmente. Non importa che sia un abbraccio, un vaffanculo o due mani che si sfiorano, qualunque cosa è importante purché ti faccia sentire vivo.Credo un po’ anche alle parole, perché bugiarde non sono le parole, ma le bocche che le pronunciano.Ma soprattutto, credo nei silenzi.Non importa quante e quali parole possano dirti, ciò che ti ricorderai quando sarà il momento saranno solo i silenzi. Quelli lunghi, in cui puoi perderti in un abbraccio, in uno sguardo o in un pensiero.Fidatevi di me.I silenzi legano.Legano più delle parole.Anche più delle catene.
Dentro i labirinti della mente nascono i pensieri che si intrecciano tra di loro per poi snodarsi nell’oscurità della notte.
Di certo, la vita non è indulgente. Per questo sono state “inventate” le emozioni.
A pezzi! Un mosaico di insolita bellezza.
Ognuno si perde per strada, forse perché non guarda l’altro negli occhi, perché non ascolta con il cuore, perché non si cura più dell’anima e crede poco in se stesso e nei suoi sogni.
Ci sarebbe voluto il sole, invece c’ho messo il sale e mi è toccato navigare per questo mare come un pirata, immergendomi in un illecito amore e facendo razzia di coscienza, distruggendo il buono ed il bello, depredando la speranza, uccidendo e mortificando la mia essenza. Sono il capitano di una vecchia nave che arranca, senza vele gonfiate dai venti, senza ancora per ormeggiare, imbarco acqua e c’è il rischio di affondare.