Karima Kamney – Vita
La vera libertà sta nell’essere se stessi in ogni istante della propria vita, a prescnidere se è sbagliato o meno. Sii Libera!
La vera libertà sta nell’essere se stessi in ogni istante della propria vita, a prescnidere se è sbagliato o meno. Sii Libera!
Nella vita passiamo troppo tempo a cercare di capire come potremmo far del male a chi ci ha arrecato dolore. Abbiamo perso di vista i valori e l’umiltà, abbiamo troppo odio dentro per capire che oltre al male nella fetta della vita il contenuto è molto più bello.
Domani è la cosa più importante della vita. Ci arriva purissimo con la mezzanotte. Perfetto al suo arrivo, si depone nelle nostre mani sperando che qualche cosa della vigilia abbiamo ricavato.
La via del vivere è unica, le sue strade molteplici e varie.
Non conviene riempire di miele un vaso che sa di aceto, diceva Sofocle. E, forse, dico io, questa saggezza vale anche per tutte quelle relazioni (amicizia, amore, simpatia, etc) che sono partite da binari sbagliati, che sono finite su strade chiuse, che si sono sbriciolate alla prima difficoltà, che si sono rivelate dannose e deleterie per noi o per l’altro, a perfido dispetto della speranza ripostavi, degli occhi lucidi e del cuore palpitante. Non conviene tirarle su, ripararle a tutti i costi, fare immani fatiche per reindirizzarle sulla strada giusta, ostinarsi a credere che possano raggiungere una qualsiasi meta, decorarle di attese e avverbi dubitativi, addolcirle di pazienza e musica. Non conviene, soprattutto se ogni nostro gesto e tentativo è puntualmente ignorato o boicottato dalla controparte. Non conviene inseguire il giorno, non conviene illuminare il cielo della notte, perché ci sono stelle che, con troppa luce, non potremmo vedere. Ci sono stelle che disegnano miti e leggende (un lampione non lo sa fare), stelle che ci ridimensionano nella nostra confortevole piccolezza, consolandoci al contempo del nostro sentirci smarriti sotto un cielo che avremmo voluto dividere e condividere con chi già dormiva, andava, moriva, spariva, non c’era e non c’era mai stato.
Potrei vivere solo per le emozioni di un attimo.
Chissà se il 30 agosto 2012, era il giorno che doveva succedere, il giorno del miracolo, o quello del rimandare a poi. Così lo ricordo, e basta.