Karl Kraus – Sogno
Se sognassi che nell’interpretare i sogni, Freud usa giri di parole, come dovrei interpretare questo sogno?
Se sognassi che nell’interpretare i sogni, Freud usa giri di parole, come dovrei interpretare questo sogno?
Torna il riposo, lì dove il sogno continua.
Se non guardi il cielo, non vedi né stelle, né luna e i sogni restano al buio.
È strano pensare di quanti tempi possa essere fatta la notte. Ti fa rivivere il tempo passato. Ti regala le sensazioni del tempo presente, ti proietta nel futuro, e tu ogni notte sai che viaggerai, ma non sai in quale tempo né con che sogno sognerai.
Noi che siamo soli ci facciamo compagnia così, condividendoci i pensieri che ci accompagnano fino a tarda notte per poi spingerci nel sonno.
I sogni devono ispirare il nostro operato. Quelli che costituiscono una fuga dalla realtà, per quanto belli e a volte necessari, possono diventare pericolosi. Sognare è sperare, non costruire realtà artificiali.
Io sogno e so sognare, ma la differenza è che non condivido i miei sogni; li custodisco segretamente. Il condividere è un livello altro, secondo me si condivide la realtà, non il sogno, il sogno è del sonno, è un fatto privato!