Karl Raimund Popper – Scienza e tecnologia
Il vecchio ideale scientifico dell’episteme – della conoscenza assolutamente certa, dimostrabile – si è rivelato un idolo.
Il vecchio ideale scientifico dell’episteme – della conoscenza assolutamente certa, dimostrabile – si è rivelato un idolo.
La scienza ormai scommette contro se stessa.
Chi, se non un disperato o un folle, sarebbe disposto a separarsi alla leggera dalla ragione e a spregiare le arti e le scienze negando a quella la possibilità di raggiungere la certezza?
Alla domanda che si può formulare: “Che cosa è il nostro universo?”. Si potrebbe rispondere forse: “Una molecola di una materia infinita?”. Potrebbero esserci i presupposti?
L’unica cosa certa che si possa dire di una teoria scientifica è che essa prima o poi sarà dimostrato che è falsa.
Molti pensano che l’apprendere a fare le cose, diventando uno scienziato, faccia sparire il mistero. Ciò che io sento è che il mistero motiva e nutre la scienza. La scoperta approfondisce il mistero.
Come si può mettere la Nona di Beethoven in un diagramma cartesiano? Ci sono delle realtà che non sono quantificabili. L’universo non è i miei numeri: è pervaso tutto dal mistero. Chi non ha il senso del mistero è un uomo mezzo morto.