Kate Lauren – Libri
Avrebbe voluto sapere che cosa stava facendo adesso alla festa di Gabbe, quando era il suo compleanno. Che numero di scarpe portava e se aveva mai sprecato un secondo del suo tempo a pensare a lei.
Avrebbe voluto sapere che cosa stava facendo adesso alla festa di Gabbe, quando era il suo compleanno. Che numero di scarpe portava e se aveva mai sprecato un secondo del suo tempo a pensare a lei.
Fu amore a prima vista e, come accade in questi casi, forse meritava un minimo di prudenza in più.
Quando si finisce un libro si rimane come privati della linfa, come privati delle ali, come privati delle onde per fluire, volare, navigare verso il fascino dell’imprevedibile. È un attimo di smarrimento, ma poi ci si orienta di nuovo, verso altri orizzonti.
Mi spingeva una voglia di andarmene, lasciare tutto. Ma non sapevo dove, la mia voglia non aveva un volto, era una velleità infantile.
Amo sentire il calore della spiaggia che mi entra nelle ossa e amo affondare i piedi tra mille granuli dorati che mi regalano giochi dal sapore infatile e carezze delicate e inimmaginabili. È come se la terra dove mi sdraio ne avvertisse profondamente il bisogno ed io indifesa mi abbandonassi.
Per favore, piantatela con questa storia del “blocco dello scrittore” e accettate ciò che la vostra anima vi sta dicendo: “Basta, cambia strada!”.
Le belle parole sono migliori dei brutti colpi.