Klara Erzsebet Bujtor – Filosofia
Chi pensa di sapere tutto, sa meno d’un ignorante.
Chi pensa di sapere tutto, sa meno d’un ignorante.
Pensa positivo, metti in opera con il sorriso il tuo atto, dedica educazione a tutti, il ricambio sarà immediato e piacevole.
La verità è sempre oltre, ma mai fuori di te.
Ma questo non significa che si possa escludere un incidente di qualche genere. Ti dice niente l’espressione impulsi elettromagnetici? “Brian ricordò Melanie Trevor.” E hanno segnalato un’aurora boreale sul deserto californiano. Forse vorrà restare sveglio per vederla. ” Possibile? Erano vittime di qualche balordo fenomeno meteorologico?
Non sei d’accordo anche tu – dissi – che gli uomini rinunciano ai beni involontariamente, volontariamente ai mali? E non è forse un male illudersi intorno alla verità, un bene, invece, essere in possesso del vero? E possedere il vero non ti sembra che consista nel pensare ciò che veramente è?
Per non morire anzi tempo è necessario, nonostante tutto, preservare “viva” la nostra innata capacità di amare.
Ella è davvero bella! Povero specchio, deve essere un tormento, fortuna che non sei geloso,. Il suo viso è d’un ovale perfetto, ed ella tiene il capo leggermente reclinato così che, limpida e superba, la sua fronte pare innalzarsi senza che il pensiero la solchi d’una minima ruga. I suoi neri capelli si raccolgono, sottili e morbidi, sulla fronte. Il suo volto è come un frutto, ogni tratto dolcemente pronunciato; la sua pelle, lo sento con gli occhi, è diafana, come velluto toccarla. I suoi occhi: oh! Ancora non li ho veduti, ché sono nascosti dalla frangia di seta si quelle ciglia adunche come uncini pericolosi per chi vuole penetrare il suo sguardo. La sua testa è una testa di Madonna, purezza e innocenza l’improntano. Ella si china come una Madonna, ma non si perde nella contemplazione dell’unico, il che dona una variazione all’espressione del suo volto. Ciò che ella contempla è il Molteplice, il Molteplice sul quale il lustro e lo splendore terreni gettano un loro riflesso. Si leva un guanto per mostrare allo specchio e a me una mano destra bianca e perfetta come marmo antico, senza alcun ornamento e neppure il liscio anello d’oro al terzo dito – brava! Ella solleva gli occhi: come tutto in lei si trasfigura, pur rimanendo invariato! La fronte è un po’ meno alta, il volto un po’ meno regolarmente ovale ma più vivo.