Klara Erzsebet Bujtor – Libri
io tento di scrivere, quello che detta il mio inconscio senza chiedermi permesso.
io tento di scrivere, quello che detta il mio inconscio senza chiedermi permesso.
Per me scrivere è tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo.
Lei ha riempito tutto.È l’unica ragione per la quale sono vivo. Mi guardo intorno, mi preparo per la conferenza, e capisco perchè ho affrontato la neve, gli imbottigliamenti, il ghiaccio sulla strada: per ricordarmi che devo ricostruire me stesso, giorno dopo giorno, e per accettare – per la prima volta nella mia esistenza – che amo un essere umano più di me stesso.
Percy scuoteva il fratello, Ron era inginocchiato accanto a loro, e gli occhi di Fred li fissavano senza vederli, lo spettro dell’ultima risata ancora impresso sul volto.
Avevo voglia di urlare, volevo gridare, volevo stracciarmi i polmoni, come Papillon, con tutta la forza dello stomaco, spaccandomi la trachea, con tutta la voce che la gola poteva ancora pompare:”Maledetti bastardi, sono ancora vivo!”
La strada è sempre decisa, non però in senso fatalistico. Sono il nostro continuo respirare, gli sguardi, i giorni che si susseguono a deciderla naturalmente.
Voltaire diceva che i peggiori misogini sono sempre state le donne.