Laerzio Diogene – Ricordi
Nella vita, Antistene, tu eri un vero cane, disposto dalla natura a mordere l’umano cuore con le parole, non coi denti.
Nella vita, Antistene, tu eri un vero cane, disposto dalla natura a mordere l’umano cuore con le parole, non coi denti.
Nulla muore davvero, finché vive il ricordo.
Un fazzoletto fu lui a farmi capire, ricordo il momento magico del momento, quante emozioni, un passato sempre vivo, un fazzoletto e il tuo odore e tanti ricordi se oggi siamo insieme, “chissà forse grazie a quel fazzoletto”. A volte basta un gesto che può cambiarti la vita, la mia è stata cambiata da quel fazzoletto profumato.
Tanto più rimpiangiamo la gioventù quanto più vago ne riserbiamo il ricordo.
I ricordi sono la nostra storia. Per non perderli bisogna scriverli, e, ci aiuterà! Perché nel passato ci può essere la soluzione per vivere meglio il nostro futuro.
Chi avrebbe sentito parlare di Ettore se Troia fosse stata felice?
Ho chiuso gli occhi per non vedere. Ho stretto le labbra per non urlare. Ho lasciato la mente vagare, ma i ricordi prepotenti tornano, ed il mondo si ferma.